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Ottimi risultati dalla combinazione anti-cancro al polmone

Farmaci Redazione DottNet | 04/04/2019 11:02

Pembrolizumab in combinazione con la chemio ha infatti ridotto il rischio di morte del 38% in pazienti con metastasi epatiche e del 59% in pazienti con metastasi cerebrali

 La combinazione di immunoterapia e chemioterapia è efficace nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule non squamoso avanzato, con metastasi epatiche o cerebrali. Pembrolizumab in combinazione con la chemio ha infatti ridotto il rischio di morte del 38% in pazienti con metastasi epatiche e del 59% in pazienti con metastasi cerebrali, rispetto alla chemioterapia da sola. Sono i principali risultati di un' analisi post-hoc dello studio di fase III 'Keynote-189', che ha valutato pembrolizumab in combinazione con pemetrexed e cisplatino o carboplatino in pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule non squamoso avanzato, indipendentemente dall' espressione tumorale di Pd-L1 e senza mutazioni di Egfr o Alk, presentata al Congresso annuale dell' American Association for Cancer Research (Aacr) in corso ad Atlanta (Georgia)

Pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia ha anche migliorato la sopravvivenza libera da progressione (Pfs), con una riduzione del rischio di progressione o morte del 48% in pazienti con metastasi epatiche e del 58% in quelli con metastasi cerebrali, rispetto alla sola chemioterapia. "Nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule avanzato che presentano metastasi epatiche o cerebrali, la prognosi è sempre stata storicamente sfavorevole", ha spiegato Marina Garassino, responsabile della Struttura semplice di Oncologia medica toraco polmonare presso la Fondazione Irccs Istituto nazionale di tumori di Milano. "In questa analisi post-hoc - ha evidenziato - pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia ha prodotto un beneficio di sopravvivenza globale e libera da progressione rispetto alla sola chemioterapia, indipendentemente dalla presenza di metastasi epatiche o cerebrali al momento dell' arruolamento. Questi risultati esplorativi sono in linea con i dati nella popolazione totale dello studio Keynote-189".

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Al congresso Aacr saranno presentati anche i risultati di un' analisi aggregata degli studi di fase 2 Keynote-158 e di fase 1b Keynote-028 che hanno valutato pembrolizumab in pazienti con tumore del polmone a piccole cellule avanzato precedentemente trattati. I dati di questi studi sono a supporto della prima richiesta di approvazione di pembrolizumab nell' indicazione negli Stati Uniti: la Biologics License Application è stata accettata dalla Fda statunitense per una revisione prioritaria, "Siamo lieti di condividere, al meeting annuale dell' Aacr - ha affermato Jonathan Cheng, vice president, Oncology Clinical Research, Merck Research Laboratories - questi importanti dati ottenuti dal nostro ampio programma di sviluppo clinico sul tumore del polmone, man mano che continuiamo a conoscere gli effetti di pembrolizumab in un sottogruppo di pazienti con tumore del polmone avanzato la cui malattia era considerata fino ad ora difficile da trattare".

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