Canali Minisiti ECM

Sileri, così combatteremo le infezioni osepdaliere

Infettivologia Redazione DottNet | 23/05/2019 18:10

"Azioni incisive nei prossimi mesi. Circa 10mila morti evitabili, serve implementare il registro

Il lavoro a livello politico sulle infezioni contratte in ospedale potrebbe portare ad azioni più incisive nei prossimi mesi. In particolare, su questo tema così importante di salute pubblica, serve che un registro che già esiste, sia alimentato con flussi costanti da parte delle Regioni. A spiegarlo è il senatore Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Sanità del Senato, intervento a un focus di Motore Sanità sulla prevenzione delle infezioni ospedaliere. "Ogni volta che c'è una morte evitabile - spiega Sileri- c'è un problema di sanità pubblica. Il controllo delle infezioni all'interno degli ospedali, che derivano dall'ospedale, è un tema che è caldo da ormai diversi anni. Stiamo già lavorando e credo che la nostra azione sarà ancora più incisiva nei prossimi mesi, per cercare di contenere e ridurre il fenomeno. La cosa più importante da avere è un registro nazionale. Che funzioni bene abbia dei dati dei flussi costanti coerenti cin la realtà di un territorio e soprattutto aggiornati"

pubblicità

"Se mi si chiede quante siano queste morti evitabili, sono sicuramente un numero superiore ai 7mila- aggiunte- ma variabile, perché è difficile individuarle se non si ha un registro. Sicuramente un numero che su avvicina ai 10mila. I dati del 2015 mostrano dei numeri tra i 4mila e i 7mila. Nel 2017 questo numero era salito di poche migliaia, adesso è intorno ai 10mila. È chiaro che non tutti coloro che contraggono un'infezione in ospedale muoiono, ma possono anche esserci degenze più lunghe e ospedalizzazioni più gravi. E necessario contenere il problema con alcune precauzioni a volte molto semplici, come lavarsi le mani, i percorsi all'interno dell'ospedale, il corretto uso degli antibiotici, l'informazione. A monte di tutto questi serve un registro:che c'è, ma va implementato con flussi costanti e rinnovati da parte delle Regioni che ci diano contezza del problema a livello nazionale".

Commenti

I Correlati

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi

Ti potrebbero interessare

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Su Lancet i risultati del confronto tra siringa e patch per l'anti-morbillo e rosolia

“Le prove indicano che prendere di mira JN.1 aiuterà a mantenere l’efficacia dei vaccini mentre la SARS-CoV-2 continua ad evolversi”

Cdc, 59 clienti esposte al rischio in un centro Spa

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno