
Survey in 49 paesi, oltre metà al lavoro anche con la febbre
La quasi totalità delle persone nel mondo dichiara di andare a lavorare anche quando ha qualche sintomo, compresi quelli influenzali, e gli operatori sanitari sono la categoria con più 'stakanovisti'. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Plos One, che sebbene sia stato condotto prima della pandemia ha risultati 'interessanti' anche alla luce del Covid-19. La survey, coordinata dalla International Society of Antimicrobial Chemotherapy è stata condotta online tra ottobre 2018 e gennaio 2019, e hanno risposto 533 lavoratori da 49 paesi, circa metà dei quali operatori sanitari. Una larga maggioranza, oltre il 99% dei lavoratori sanitari e il 96,5% degli altri, ha dichiarato di aver lavorato con sintomi 'minori', come gola secca, naso che cola o tosse.
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
Lo rivela uno studio pubblicato su MDPI Applied Sciences e condotto dal team di ricerca ed innovazione di ELT Group e della controllata E4Life in collaborazione con il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino
Lo rivela un nuovo rapporto Global Antimicrobial Resistance and Use Surveillance System (Glass) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)
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Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
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