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Da Bms 50 molecole in sviluppo, dai tumori alla psoriasi

Aziende Redazione DottNet | 23/11/2020 14:11

Oltre 9 miliardi di dollari investiti in ricerca nel 2020 a livello globale. Più di 120 studi in corso in Italia, in oltre 350 centri, con più di 4.500 pazienti che partecipano alle sperimentazioni

Più di 50 molecole in sviluppo per malattie che vanno dai tumori alle fibrosi, dalla sclerosi multipla alla psoriasi. Oltre 9 miliardi di dollari investiti in ricerca nel 2020 a livello globale. Più di 120 studi in corso in Italia, in oltre 350 centri, con più di 4.500 pazienti che partecipano alle sperimentazioni. A un anno dall'acquisizione di Celgene, questi i numeri dell'azienda farmaceutica Bristol Myers Squibb, illustrati oggi durante una conferenza stampa virtuale.   "In oncologia ed ematologia - afferma Emma Charles, general manager Bristol Myers Squibb Italia - siamo stati pionieri nella scoperta di una classe di molecole che fa leva sulle potenzialità del sistema immunitario per curare il cancro ed abbiamo rivoluzionato il trattamento del mieloma multiplo".   Questi progressi nel campo dell'immuno-oncologia "sono stati possibili grazie al rigore scientifico ed a investimenti nella ricerca biotecnologica. L'impegno ora è quello di realizzare la promessa della medicina di precisione fornendo il trattamento giusto, al paziente giusto, al momento giusto".

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Bristol Myers Squibb ha introdotto, infatti, nel 2013 in Italia la prima molecola immunoncologica per il trattamento del melanoma, ipilimumab. "Con più di 250.000 pazienti trattati nel mondo con le nostre terapie immuno-oncologiche - spiega Cosimo Paga, executive country medical director, Bristol Myers Squibb Italia - Bristol Myers Squibb ha cambiato l'aspettativa e la qualità di vita in molte patologie oncologiche. Oggi siamo impegnati per rendere disponibili opzioni di trattamento di futura generazione in ematologia, come le CAR-T per il trattamento di tumori del sangue come mieloma multiplo e dei linfomi". A conferma dell'attenzione verso i pazienti, conclude Paga, "abbiamo attivato programmi compassionevoli grazie ai quali abbiamo reso disponibili gratuitamente i nostri farmaci, nel periodo di negoziazione con l'Agenzia Italiana del Farmaco, rendendo possibile l'accesso alle terapie prima della loro commercializzazione".

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