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La seconda dose di diverso vaccino anti Covid solo eccezionalmente

Infettivologia Redazione DottNet | 23/01/2021 13:51

Cdc ha anche per la prima volta indicato che la distanza temporale massima tra la somministrazione delle due dosi dei vaccini - sia della Moderna che della Pfizer - può venire estesa a 6 settimane

In "situazioni eccezionali" si puo' somministrare un diverso vaccino anti covid per la seconda dose. Ma solo "se il primo vaccino risulta non essere più disponibile": lo affermano per la prima volta gli esperti dei Centri per i controllo e la prevenzione delle malattie Usa (Cdc), ampliando di fatto le possibilita' di completare il ciclo di immunizzazione necessario contro il covid, a fronte dei problemi emersi sul rifornimento dei vaccini.  I Cdc raccomandano però che in queste situazioni estreme in cui si cambia la casa produttrice del vaccino alla seconda dose, venga usato una altro vaccino della stessa tipologia, basata sulla tecnologia mRNA.

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  L'Agenzia governativa Usa ha anche per la prima volta indicato che la distanza temporale massima tra la somministrazione delle due dosi dei vaccini - sia della Moderna che della Pfizer - può venire estesa a 6 settimane, nonostante l'allungamento dei tempi non sia stato sperimentato in alcun trial clinico. Anche questa è una nuova eccezione alle raccomandazioni di iniettare la seconda dose di Pfizer dopo 3 settimane e quella di Moderna dopo 4 dalla prima. Un'eccezione che - precisano i Cdc - va fatta solo quando non è possibile applicare le regole delle 3 e 4 settimane. 

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