La società scientifica presenterà un documento integrativo “per favorire una revisione di quello originale, contenere il contributo di tutte le competenze utili”
“Nelle Linee Guida Agenas ‘Criteri di appropriatezza per i setting assistenziali di gestione dei pazienti affetti da Covid-19’ prodotte da un gruppo di lavoro di 16 medici, coordinato da Matteo Bassetti, non sono state coinvolte e rappresentate le competenze della Medicina di Emergenza Urgenza ospedaliera e di Pronto Soccorso. Riteniamo sia un fatto gravissimo. La conseguenza è che il documento Agenas presenta degli indiscutibili limiti che vanno integrati”.
Così il Presidente Nazionale della Società italiana di Emergenza Urgenza (Simeu) Salvatore Manca (nella foto), in rappresentanza di tutto Consiglio Direttivo in carica, oltre che dai Past-President Simeu Francesco Rocco Pugliese, Maria Pia Ruggieri, Gian A. Cibinel, Giorgio Carbone, Fernando Schiraldi, Anna Maria Ferrari.
La Simeu annuncia quindi che presenterà un documento integrativo “per favorire una revisione del documento originale, che possa contenere davvero il contributo di tutte le competenze utili e di tutti i professionisti coinvolti, a maggior vantaggio dei pazienti e del Ssn”. “Se l’obiettivo del documento era di assicurare ai pazienti e al Ssn il contributo di tutti i professionisti coinvolti nella gestione ospedaliera dei pazienti Covid, questo obiettivo è stato disatteso – sottolinea in una nota Salvatore Manca – il documento è stato infatti prodotto da un gruppo di lavoro di 16 medici (incluso il coordinatore) costituito da 7 infettivologi, 4 anestesisti-rianimatori, 2 pneumologi, 1 internista, 1 epidemiologo e 1 medico legale. Sono rappresentate le competenze della Medicina di Emergenza Urgenza territoriale (per la presenza nel gruppo di un Direttore del Sistema ET 118) ma riteniamo gravissimo non siano invece state coinvolte e rappresentate le competenze della Medicina di Emergenza Urgenza ospedaliera e di Pronto Soccorso”.
Eppure, ricorda Simeu:
• le Sscc di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza ospedaliere hanno preso in carico in Pronto Soccorso durante la pandemia tutti i pazienti Covid in accesso agli ospedali decidendo, come da normativa vigente (in collaborazione con i colleghi delle altre discipline), i percorsi più appropriati per ogni paziente (dimissione a domicilio, dimissione in strutture intermedie, ricovero ospedaliero in degenza ordinaria o nelle unità di terapia sub intensiva e intensiva);
• in questo anno di pandemia le Sscc di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza ospedaliere di molte Regioni hanno gestito la maggioranza dei pazienti nelle proprie unità di terapia subintensiva (con ricoveri dedicati a pazienti critici con patologie non solo respiratorie ma anche cardiologiche, nefrologiche, metaboliche etc.
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