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Cassazione: talidomide, equiparati i diritti delle vittime per gli arretrati

Medlex Redazione DottNet | 16/11/2021 14:36

La Cassazione accoglie il ricorso. Presentata la richiesta del Fondo speciale

Sono stati equiparati per tutte le vittime gli arretrati dei risarcimenti alle persone che hanno subito malformazioni causate dall'assunzione del farmaco talidomide. Lo aveva stabilito di recente la Corte Costituzionale, le cui direttive sono ora applicate anche dalla Corte di Cassazione. Il 20 ottobre scorso, infatti, quest'ultima ha accolto il ricorso di una delle vittime, Argentina Romanelli, che chiedeva proprio un uguale trattamento per le vittime da talidomide. La Cassazione ha rinviato gli atti alla Corte di Appello competente - quella di Salerno - ma in nuova composizione, che ora non dovrà riaprire il caso ma soltanto prendere atto della mutata legislazione in materia dovuta alla sentenza della Corte Costituzionale.  E, intanto, la stessa Romanelli ha promosso un emendamento che tutte le forze politiche hanno condiviso nella presentazione in Senato perché venga costituito un Fondo speciale per garantire il risarcimento alle vittime.

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Un Fondo che preveda una somma di circa 20 milioni di euro.  "Dopo 12 anni di calvario sono soddisfatta sotto il profilo amministrativo e ringrazio il ministro della Sanità Roberto Speranza e l'Onorevole Massimo Paolucci dello stesso ministero, per l'impegno in questa vicenda. Ho vinto perché la magistratura è dalla mia parte", commenta oggi Argentina Romanelli.  Quest'ultima sarà in Senato proprio nei prossimi giorni per sostenere l'emendamento. "La sua approvazione consentirebbe - ha spiegato ancora la Romanelli - una copertura finanziaria e risparmierebbe al Ministero i vari contenziosi che verranno sollevati".  La vicenda è complessa e risale agli anni '50 e '60 quando il talidomide era venduto come sedativo, anti-nausea e ipnotico. Il farmaco, poi ritirato dal mercato, assunto da donne in gravidanza avrebbe provocato gravissimi danni agli arti ai nascituri.

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