La variabile della vaccinazione pesa in modo significativo sulla gravità dell’infezione: su 13 piccolissimi ricoverati in terapia intensiva o sub intensiva, ben 9 hanno genitori non vaccinati
Il 76% dei ricoveri in area medica tra i 5 e i 18 anni riguarda pazienti non vaccinati. E il 69% dei ricoveri in area intensiva dei piccoli fino a 4 anni riguarda bambini che hanno genitori non vaccinati. Sono questi alcuni dei dati più significativi che emergono dalla rilevazione di Aopi, l’Associazione degli Ospedali pediatrici italiani, che ha attivato un sistema di monitoraggio settimanale dei pazienti Covid - bambini e adolescenti - ricoverati sia in area medica che in area critica. La raccolta dati, effettuata dalle quindici realtà italiane più importanti nell’ambito delle cure dei più piccoli e dei giovanissimi, servirà per fornire un quadro aggiornato dell’andamento dei ricoveri in età pediatrica e della gravità delle condizioni cliniche dei piccoli pazienti. Uno strumento di controllo che sarà utile al fine di fornire dati utili a prendere decisioni strategiche. Tra i parametri presi in considerazione nel monitoraggio, oltre alle fasce di età, c’è anche la percentuale di pazienti che hanno ricevuto il vaccino.
I dati. I dati raccolti nel primo monitoraggio riguardano la giornata di lunedì 10 gennaio: nei principali ospedali pediatrici italiani erano 212, in tutto, i bambini ricoverati: 192 nell’area medica e 20 nell’area intensiva.
"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"
"Governo e azienda insabbiano effetti collaterali con cavilli"
In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio
I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro
Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute
Uso di e-cig per uno su cinque, leggero calo per la cannabis
Berni Canani: "Più colpita la fascia inferiore ai tre anni". L’alimento più spesso responsabile è il latte (55%) seguono uova (33%) e frutta secca (24%)
Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”
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Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”
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Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno
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