Contatto “pelle a pelle” e attacco immediato al seno come “investimento” per la costruzione di un adeguato microbioma
Il 27 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Microbioma e la piccola Viola, nata troppo presto, la sta festeggiando alla grande. Ciucciando il latte della sua mamma, a contatto con la sua pelle, in silenzio dentro la TIN, crea, arricchisce e rende armoniosa quella che è l’incredibile "composizione" del suo microbioma. In questo momento così dolce e potente Viola sta compiendo un lavoro straordinario, da cui trarrà benefici grandissimi per la sua crescita, per il suo sviluppo neurologico e per la sua salute futura.
Il Microbioma umano è l’insieme di tutti i microorganismi (batteri, protozoi, funghi, virus e organismi unicellulari) che si trovano sul e nel nostro corpo e ognuno di noi ne possiede uno unico e irripetibile, proprio come l’impronta digitale. La corretta interazione uomo-microbi gioca un ruolo determinante nella salute di ogni individuo. Questi microorganismi si trovano sulla nostra pelle, nella mucosa della bocca, ma anche negli organi interni, come ad esempio intestino e polmoni e svolgono molteplici funzioni: è conosciuto il loro ruolo essenziale nella digestione, ma il loro contributo è cruciale anche per lo sviluppo del sistema immunitario e per la prevenzione delle infezioni. Sono sempre più forti le evidenze che il microbioma influenzi lo sviluppo del cervello ed il benessere psichico, nell’ambito del cosiddetto asse intestino-cervello.
Il momento fondamentale in cui il neonato inizia questo percorso di "costruzione" del proprio microbioma avviene proprio durante il parto, prosegue durante il contatto pelle a pelle con i genitori e si potenzia nel tempo con l’allattamento al seno materno. Ad ogni neonato sano, anche quello nato da taglio cesareo, dovrebbero pertanto essere garantiti subito dopo la nascita il contatto "pelle a pelle" con la propria mamma e l’attacco immediato al seno: queste pratiche, oltre ad apportare indubbi benefici sull’interazione madre-neonato, rappresentano anche un "investimento" sulla costruzione di un adeguato microbioma. Nel neonato pretermine il percorso è un po’ più difficile. Diversi studi hanno dimostrato che il microbioma di tutti i neonati prematuri è caratterizzato da una minore varietà, rispetto ai neonati a termine, e questo influisce negativamente sulla salute e sul benessere a lungo termine di questa fragile popolazione.
Gli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato ci guidano anche in questa missione: aiutare ogni neonato prematuro a costruirsi un armonioso e ricco microbioma. Le pratiche in essi fortemente raccomandate, quali la cura sensibile della bocca con cotton fioc imbevuti di latte materno fin dai primi giorni di vita, il contatto pelle a pelle tra neonato e mamma, o papà, e la promozione dell’allattamento al seno rappresentano strumenti preziosi ed efficaci in questo delicato percorso.
Per tutti i motivi citati, in occasione della Giornata Mondiale del Microbioma, la Società Italiana di Neonatologia (SIN), attraverso la sua Task force a tutela dei neonati prematuri e dei loro genitori, sente la necessità di condividere e dare risalto ai seguenti Standard:
Un adeguato microbioma è per ogni bambino un tesoro prezioso da creare e preservare: latte materno e contatto pelle a pelle, due pratiche antiche quanto la storia dell’Uomo, rappresentano la chiave per investire sulla salute di tutti i neonati e sul loro futuro, sin dai primi attimi di vita. Anche oggi, il neonato al centro del futuro.
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
La Società Italiana di Neonatologia (SIN) promuove da anni la donazione di latte umano, un vero salvavita per i bambini che non possono essere allattati al seno dalla propria mamma
L’impegno della Società Italiana di Neonatologia per la più ampia diffusione in tutti i punti nascita italiani di questa cura essenziale in particolare per i neonati prematuri
C'è un legame tra i batteri dell'intestino e e le cellule germinali
Da un mix di molecole anti-neuroinfiammazione riduzione del dolore addominale
Pizzoccaro: “È importante identificare questa patologia all’interno della complessità dell’organismo del paziente e delle sue interrelazioni con l’ambiente e con il network sociale”
Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit
Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione
Oncologi, tra le priorità individuare la corretta stadiazione
Da un mix di molecole anti-neuroinfiammazione riduzione del dolore addominale
Calvaruso: “Con il progetto Love Your Liver un team di epatologi si è recato in quattro scuole medie di Milano, Roma, Padova, Palermo per spiegare l’importanza del fegato e stimolare i più giovani alla prevenzione”
La Giornata sarà un’occasione speciale per illustrare i più recenti progressi della ricerca e per essere più vicini ai pazienti ematologici, adulti e bambini, attraverso attività di sensibilizzazione e informazione su tutto il territorio
Commenti