Canali Minisiti ECM

Tumore al seno e mutazione Brca, togliere ovaie riduce la mortalità

Oncologia Redazione DottNet | 05/10/2023 18:12

Lo evidenzia uno studio di ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori Irccs di Milano, pubblicato su Jama Surgery

L'asportazione preventiva di ovaie e tube è una strategia da adottare tempestivamente in caso di intervento chirurgico per tumore al seno BRCA 1 oppure 2. Le pazienti operate di tumore al seno e portatrici di questa mutazione hanno infatti un'evidente diminuzione di mortalità per neoplasia ovarica, rispetto a quelle che non l'hanno effettuata. Lo evidenzia uno studio di ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori Irccs di Milano, pubblicato su Jama Surgery.

I programmi di screening per la neoplasia ovarica non hanno ottenuto i risultati sperati perché anche una diagnosi relativamente precoce non si è tradotta in una riduzione di mortalità. Lo studio di coorte è stato condotto su 480 pazienti che hanno subito un intervento chirurgico per cancro al seno tra il 1972 e il 2019 presso l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: 290 pazienti (60%) avevano la variante Brca1 e 190 (40%) la variante Brca2.

"Le pazienti sono state seguite per lungo tempo, il follow up arriva a 47 anni ed è il più lungo registrato in letteratura - spiega Gabriele Martelli, oncologo, chirurgo senologo all'Int e prima firma dello studio -. Si è visto che nel caso di pazienti portatrici di mutazione germinale Brca1 e 2 operate di neoplasia mammaria e senza asportazione delle ovaie, la mortalità per neoplasia ovarica è decisamente superiore a quella mammaria. È emerso anche che circa il 10% di pazienti con mutazione germinale Brca1 che non si è sottoposta a una ovariectomia profilattica ha manifestato una neoplasia ovarica sotto i 42 anni con una mortalità per questa malattia superiore al 60%. Inoltre nessuna paziente con mutazione Brca2 non sottoposta a ovariectomia ha manifestato un tumore alle ovaie in età giovane.

"Il lavoro scientifico - sottolinea Gabriele Martelli, oncologo, chirurgo senologo all'Int e prima firma dello studio - prova il ruolo fondamentale della salpingo-ovariectomia profilattica nel determinare un significativo miglioramento della sopravvivenza in donne operate di carcinoma mammario e portatrici di mutazione Brca". In questi casi, il congelamento degli ovociti potrebbe essere una soluzione in caso di desiderio di una gravidanza. "Lo studio condotto, interamente nel nostro Istituto - specifica Marco Votta, presidente Int - aggiunge un prezioso tassello nella lotta contro i tumori del seno e delle ovaie", tanto più importante, visto che arriva nel mese di ottobre, dedicato alla lotta al tumore al seno.

Commenti

Rispondi
Rispondi

I Correlati

La scoperta Ieo-Pascale "apre una nuova strada sul fronte vaccini terapeutici"

Lo rivela uno studio pubblicato su Science Advances che potrebbe migliorare la personalizzazione e l'efficacia delle terapie usate contro i tumori del sangue

Ricerca del Cro di Aviano pubblicata sul Journal of Pathology

Facilitare la diagnosi precoce del carcinoma epatocellulare allo stadio iniziale: questo l’obiettivo dei ricercatori del De Bellis

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

"Nursing up: "No a misure tampone". Il ministro: "Sulle liste di attesa le regioni utilizzino i fondi già stanziati"

La disparità salariale, associata al peggioramento delle condizioni di lavoro, contribuisce a una crescente insoddisfazione tra i camici bianchi del nostro Paese

L'abuso della posizione dominante di Teva rilevato dall'antitrust Ue si è verificato nei mercati del glatiramer acetato (il principio attivo contenuto nel Copaxone) in Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Spagna

La scoperta Ieo-Pascale "apre una nuova strada sul fronte vaccini terapeutici"