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Contratto medici e dirigenti sanitari in stallo: avviare subito le trattative per la parte economica 2022-2024

Sindacato Redazione DottNet | 31/03/2025 15:39

Di Silverio e Quici: "Aran e Regioni battano un colpo. Medici e dirigenti sanitari meritano immediatamente un ristoro, non possono aspettare la firma del contratto del comparto"

Le trattative per il rinnovo del contratto del comparto sanità sono in stallo, e potrebbero riprendere in maniera più decisa a metà aprile, al termine delle elezioni delle RSU. Nel frattempo, tuttavia, medici e dirigenti sanitari attendono l’apertura del tavolo per il rinnovo del CCNL 2022-2024, quindi già scaduto. Eppure nelle scorse settimane ANAAO ASSOMED e la Federazione CIMO-FESMED hanno partecipato ad una serie di incontri informali con l’Aran e la Conferenza delle Regioni al fine di avviare le trattative e chiudere rapidamente la parte economica del contratto della dirigenza, delimitando gli interventi nella parte normativa del CCNL in vigore (che ancora non viene applicato nelle Aziende) alla correzione di alcune incongruenze.

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Inoltre, era stato assunto l’impegno di firmare il CCNL 2025-2027 entro la scadenza, considerando che gli aumenti più sostanziosi sono stati stanziati per questo triennio contrattuale.  Terminati gli incontri e concluso un lavoro proficuo svolto da tutte le parti, però, all’Aran e alle Regioni tutto tace. «C’è davvero la volontà politica di chiudere il contratto dei medici e dei dirigenti sanitari per dare ristoro ad una categoria che sta vivendo gravissimi disagi, oppure dobbiamo continuare ad essere ingabbiati in dinamiche che non ci riguardano?» chiedono Pierino Di Silverio (nella foto), Segretario ANAAO ASSOMED, e Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED. «Aspettiamo che i nostri interlocutori battano un colpo – concludono Di Silverio e Quici – sperando di poter vedere presto, nelle buste paga dei colleghi, gli aumenti previsti dal Governo».

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