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Effetti dello stress materno sulla frequenza cardiaca fetale

Ginecologia | 01/03/2010 17:30

Uno studio condotto dal Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia della Tokyo Women's Medical University ha stabilito che lo stress delle donne in gravidanza influenza la frequenza cardiaca fetale (FHR). Nello specifico questo studio è stato designato per determinare se i livelli dello stress materno, lo stato e i livelli basali d’ansia, lo stress ormonale influenzino i pattern di frequenza cardiaca fetale (FHR) dopo stimolazione vibro-acustica (VAS) a trenta settimane di gestazione.
Per tale studio sono state selezionate ventiquattro donne sane, con gravidanza singola. Nelle pazienti è stata misurata l’entità del rilascio dell’ormone corticotropina (CRH) e dell’ormone adrenocorticotropo nel plasma materno e i livelli di cortisolo, e di cromogranina A nella saliva.
 

I pattern della frequenza cardiaca fetale dopo stimolazione vibro-acustica sono stati divisi in tre tipi: pattern di tipo I, caratterizzato da un lungo periodo di accelerazione o da un’accelerazione della durata superiore a un minuto oppure due accelerazioni di durata superiore a 15 s; pattern di tipo II, caratterizzata da una risposta bifasica con accelerazione seguita da una decelerazione; e pattern di tipo III, caratterizzata da nessuna risposta o da decelerazione prolungata.
Nel gruppo che presentava un’elevata condizione ansiosa, i livelli di corticotropina erano significativamente più alti rispetto al gruppo a bassa condizione ansiosa e i pattern della frequenza cardiaca fetale dopo la stimolazione vibro-acustica hanno mostrato soprattutto un pattern di risposta di tipo II.

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Questi risultati hanno quindi suggerito che lo stress nelle donne in gravidanza con un’elevata condizione ansiosa può influenzare i pattern di frequenza cardiaca fetale dopo stimolazione vibro-acustica.
 

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