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Sindacati, subito la firma definitiva al contratto Sanità privata

Sindacato Redazione DottNet | 27/07/2020 11:16

'Atteso da 14 anni. Riparte la mobilitazione in tutta Italia'

La preintesa per il contratto dei lavoratori della Sanità privata è sottoscritta da settimane, ora "subito la firma definitiva per un contratto atteso da 14 anni". Lo chiedono Cgil, Cisl e Uil, annunciando che "in tutta Italia riparte la mobilitazione, con flash mob, presidi e sit-in per sollecitare la sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro".   "Era chiaro che saremmo andati incontro a ulteriori stop, ma i lavoratori e le lavoratrici non ci stanno. Nel Lazio - affermano i sindacati in un nota - il 29 luglio, dalle 9.00 alle 12.00, sotto la sede Aiop Lazio a Roma, è previsto un flash mob di protesta. Vogliamo una data certa per la sigla del contratto: per le migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano in queste strutture l'ulteriore attesa è insostenibile". Dopo la sottoscrizione a giugno della preintesa sul nuovo contratto per la sanità privata, "arrivata dopo la lunga e difficile mobilitazione dei 250 mila lavoratori e lavoratrici, 25 mila nel Lazio, Cgil Cisl e Uil nazionali - si sottolinea - sono in attesa della convocazione per la sottoscrizione definitiva del contratto". "Il rinnovo ha sancito un primo importante passo per il riequilibrio di diritti, salari e tutele di chi svolge professioni sanitarie e eroga servizi essenziali ai cittadini al pari dei colleghi del pubblico.

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Fino all'ultimo - rilevano Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma Lazio - registriamo la resistenza delle parti datoriali, che non hanno voluto e non vogliono ancora assumersi la responsabilità del rinnovo contrattuale. Un brutto segno verso i loro dipendenti, che hanno garantito nell'ordinario come nell'emergenza il funzionamento delle strutture sanitarie, in condizioni di lavoro ovviamente più rischiose anche per la loro stessa salute durante l'epidemia". In queste ore, inoltre, con la Regione Lazio "è stato sottoscritto un protocollo fondamentale per la tutela contrattuale e salariale dei lavoratori, sui quali si è subito tentato di scaricare, con cambi di contratto o procedure di licenziamento, le conseguenze dei controlli sugli accreditamenti, che in alcuni casi proprio a seguito delle verifiche sulla gestione interna dell'emergenza Covid sono stati revocati. Il bacino di salvaguardia, di cui già dalla prossima settimana sarà definita l'attuazione - concludono i sindacati - consentirà la tutela occupazionale e la ricollocazione dei lavoratori a seguito di revoche e nuovi accreditamenti". 

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