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No dalla Camera all'antinfluenzale in farmacia

Farmacia Redazione DottNet | 23/09/2020 19:19

Bocciata la proposta di Mandelli (Fofi) di valutare le farmacie per la somministrazione del vaccino. Protestano i farmacisti

Fumata nera dalla Camera alla proposta di impiegare le farmacie per la somministrazione del vaccino antinfluenzale. Ieri mattina l'Aula della Camera ha approvato due mozioni, una di maggioranza e l'altra di opposizione, che impegnano il Governo sull'approviggionamento e l'offerta attiva del vaccino antinfluenzale in vista di una possibile recrudescenza dell'epidemia da Covid-19. Mentre non è stato accolto l'impegno ad assumere iniziative circa la possibilità di usare anche le farmacie per il vaccino.
 
Respinta anche la proposta avanzata da parte del deputato di Forza Italia e presidente della Fofi Andrea Mandelli che, nel suo intervento, aveva suggerito di modificare il punto considerando di "valutare la possibilità" di utilizzare le farmacie per queste vaccinazioni. L'intento, come spiegato da Mandelli, era quello di lasciarsi aperta una porta in modo da poter "utilizzare anche questo canale in caso di necessità nei prossimi mesi" Da sottolineare infine che il testo di questa mozione era già stato modificato ieri, visto che inizialmente prevedeva non una promozione attiva bensì l'introduzione di un obbligo per gli over 65.

Fofi, Federfarma e Assofarm esprimono perplessità per il fatto che nell'ambito dell'esame alla Camera dei Deputati delle mozioni sul vaccino antinfluenzale non sia stata colta l'occasione per riconoscere il "ruolo della farmacia come presidio sanitario sul territorio, dove poter somministrare il vaccino al fine di assicurare un'adeguata tutela della salute ai cittadini, contraddicendo così quanto espresso precedentemente in Ordini del Giorno approvati all'unanimità".  "La somministrazione del vaccino in farmacia è ormai prassi consolidata - dicono le federazioni dei farmacisiti - in 14 Paesi europei, tra cui Francia e Germania, nonché negli Stati Uniti, in Canada e in decine di altri Paesi, sempre con risultati ampiamente positivi in termini di salvaguardia della salute pubblica e di aumento delle coperture vaccinali, obiettivo ripetutamente auspicato dallo stesso Governo".

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Per queste ragioni Fofi, Federfarma e Assofarm confidano che il Governo possa consentire la somministrazione del vaccino antinfluenzale in farmacia, da parte del medico o del farmacista con modalità da concordare, nell'ambito delle misure dirette a fronteggiare la Covid-19 e, in particolare, per ridurre il rischio di sovrapposizioni dei sintomi del Covid con quelli dell'influenza stagionale. "Non si dimentichi che gli oltre 65.000 farmacisti di comunità e le oltre 19.000 farmacie sul territorio rappresentano il primo presidio per capillarità e accessibilità - spiegano - una rete che è stata fondamentale nelle fasi più critiche dell'emergenza legata al coronavirus: in tale occasione, infatti, i farmacisti si sono fatti carico di fornire tutta l'assistenza possibile, sopperendo anche alle difficoltà del sistema sanitario". Le tre Federazioni chiedono un incontro urgente con il Ministro della Salute per acquisire in via definitiva l'orientamento del dicastero su questa materia, anche alla luce delle posizioni espresse nel merito dalla Regione Lazio, da autorevoli istituzioni scientifiche e da Cittadinanzattiva. 
 

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