Trovate poche cellule T "non convenzionali" nel sangue
Chi ha una forma grave di Covid-19 ha alcuni cambiamenti delle cellule immunitarie note come linfociti T "non convenzionali". A dirlo è uno studio francese dell'Inserm e dell'Università di Tours che è stato pubblicato sul Journal of Experimental Medicine. Secondo gli studiosi, proprio il monitoraggio dell'attività di queste cellule nel sangue dei pazienti potrebbe aiutare a prevedere la gravità e il decorso della malattia. La maggior parte delle persone infettate dal virus Sars-Cov-2 presenta sintomi relativamente lievi, ma alcuni pazienti sviluppano una risposta infiammatoria anormale associata al danno polmonare e alla Ards, la sindrome da distress respiratorio acuto, che può portare alla morte. Le cellule T non convenzionali aiutano a controllare la risposta all'infezione virale e si trovano comunemente nei polmoni e in altri tessuti del corpo. Gli studiosi hanno scoperto come due popolazioni di linfociti T non convenzionali, noti come linfociti T invarianti associati alla mucosa (Mait) e linfociti T natural killer (iNkt), sono stati trovati in quantità notevolmente ridotte nel sangue di pazienti con una grave condizione di Covid-19. Allo stesso tempo, però, è stato notato come nelle vie aeree dei pazienti la quantità di Mait era aumentata: ciò potrebbe suggerire una migrazione delle cellule nei polmoni per controllare localmente l'infezione da Sars-Cov-2. I ricercatori hanno scoperto inoltre che i pazienti il ;;cui sangue aveva linfociti Mait e iNkt particolarmente attivi al momento del loro ricovero in terapia intensiva avevano una migliore evoluzione del loro livello di ipossiemia (cioè del basso livello di ossigeno nel sangue) e si notava un decorso più rapido della loro malattia verso la guarigione.
fonte: Journal of Experimental Medicine
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