Canali Minisiti ECM

Radioterapia e terapia ormonale nella cura del tumore alla mammella: al Sabcs 2024 i risultati preliminari dello studio Europa

Oncologia Redazione DottNet | 15/12/2024 19:13

Si tratta del primo studio accademico randomizzato di fase 3 che ha confrontato gli effetti della radioterapia e della terapia ormonale sul controllo locale e sulla qualità di vita delle pazienti (co-primary endpoints) con tumore al seno

Ricercatori italiani sono stati protagonisti alla 47a edizione del San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) in Texas, il più importante congresso internazionale per il tumore alla mammella, con la presentazione dei risultati preliminari dello studio EUROPA[1] da parte del professor Icro Meattini, Professore Associato di Radioterapia Oncologica presso l’Università degli Studi di Firenze e Direttore della Breast Unit dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze.  Si tratta del primo studio accademico randomizzato di fase 3 che ha confrontato gli effetti della radioterapia e della terapia ormonale sul controllo locale e sulla qualità di vita delle pazienti (co-primary endpoints) con tumore al seno, over 70enni e con caratteristiche prognostiche positive. 

Lo studio multicentrico, supportato interamente dalla Fondazione Radioterapia Oncologica - da oltre 30 anni attiva nella promozione della ricerca scientifica e dell’assistenza a favore dei pazienti trattati con radioterapia – prevede di arruolare 926 pazienti donne, suddivise in due gruppi, uno ricevente radioterapia e l’altro terapia ormonale. I risultati dell’interim analysis hanno dimostrato che, a parità di controllo locale, la radioterapia è significativamente meno impattante della terapia ormonale sulla qualità della vita delle pazienti. Nel corso della presentazione nella sessione plenaria del San Antonio Breast Cancer Symposium, lo studio EUROPA è stato simultaneamente pubblicato sull’edizione online di "The Lancet Oncology", la quarta rivista tra le più importanti e prestigiose del panorama oncologico mondiale.  "Lo studio EUROPA rappresenta un passo significativo nella ricerca sul cancro al seno, offrendo nuove prospettive per il trattamento delle donne affette da tumore alla mammella. I promettenti risultati confermano che la radioterapia rappresenta non soltanto un’efficace arma per il trattamento oncologico ma anche un’opzione terapeutica che preserva la qualità di vita delle pazienti", afferma il prof. Icro Meattini.

Commenti

I Correlati

Un’importante considerazione riguarda la possibilità di anticipare l’indicazione allo screening del tumore del colon-retto nei più giovani

"L'incidenza di tumori quali ad esempio mammella e del tratto gastrointestinale aumenta in presenza di obesità e sovrappeso. Fondamentali attività fisica, lotta a fumo e alcol"

L'Istituto europeo di oncologia (Ieo): "Risultati migliori sui cosiddetti big killer"

La una nuova generazione di linfociti T geneticamente modificati, capaci di aggredire alcuni tipi di cellule tumorali con maggiore efficacia e minori effetti collaterali rispetto ai trattamenti standard

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti