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Parisi, senza misure anti-Covid fino a 700mila morti in Italia

Infettivologia Redazione DottNet | 25/02/2025 16:41

"L'immunità di gregge è stata di fatto raggiunta nel bergamasco, dove si è infettata quasi tutta la popolazione con una mortalità dell'1%: la controprova ci viene dal fatto che ci sono stati pochissimi casi nella seconda ondata"

Durante la prima ondata di Covid-19 puntare al raggiungimento dell'immunità di gregge senza misure di contenimento sarebbe potuto costare fino a 700mila morti in Italia. Lo afferma il premio Nobel Giorgio Parisi durante l'audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid. "L'immunità di gregge è stata di fatto raggiunta nel bergamasco, dove si è infettata quasi tutta la popolazione con una mortalità dell'1%: la controprova ci viene dal fatto che ci sono stati pochissimi casi nella seconda ondata", osserva Parisi.


A livello nazionale "l'indagine sierologica fatta nell'estate 2020 dimostra che circa il 5% della popolazione si è infettata, con 3 milioni di casi e 35.000 morti. Nel peggiore dei casi, se tutta la popolazione fosse stata infettata come nel bergamasco, avremmo avuto 600mila-700mila morti".

Interrogato sull'efficacia delle misure di contenimento, Parisi ha sottolineato come "il calo delle morti avuto a fine marzo 2020 non si è avuto per evoluzione naturale dell'epidemia, ma solo per le misure adottate nel momento in cui anche gli ospedali erano al collasso". In Italia sarebbe stato difficile limitare la diffusione del virus solo negli anziani facendolo correre tra i giovani, per via della struttura verticale delle famiglie, dove giovani e anziani spesso convivono sotto lo stesso tetto. Gli esiti della pandemia in Italia hanno anche risentito del fatto che siamo stati tra i primi colpiti, quando ancora non c'erano cure efficaci e non si conosceva l'importanza dei casi asintomatici per la diffusione del virus, e del fatto che la nostra popolazione conta più anziani rispetto ad altri Paesi. Secondo Parisi, infine, durante la pandemia sarebbe stata auspicabile una migliore diffusione di comunicazioni scientifiche non limitata alle consuete conferenze stampa coi bollettini relativi ai casi.

l'Oms va migliorata ma uscirne è suicida

L'Organizzazione Mondiale della Sanità può essere ripensatamigliorata e resa più efficace, "ma non bisogna buttare il bambino con l'acqua sporca: uscirne è una scelta suicida", ha detto ancora il Nobel durante l'aufizione. "La protezione contro una pandemia è un bene pubblico", dice Parisi. "Come la mitigazione dei cambiamenti climatici, si tratta di una questione sovranazionale che non può essere lasciata solo ai governi nazionali. Per conseguire la sicurezza sanitaria globale (compresa la prevenzione delle pandemie) è necessaria una collaborazione internazionale consolidata per prendere decisioni in merito all'assegnazione di risorse limitate".

L'Oms per ora è "l'unica cosa che abbiamo per gestire la sanità in tanti Paesi che non hanno risorse sufficienti per farlo autonomamente. Ed è l'unico tavolo mondiale che abbiamo per discutere. Al momento l'Oms non ha nessun possibile sostituto come coordinamento mondiale. Si può discutere su come renderla più efficace, ma uscirne sarebbe suicida. Non ci sarebbero tavoli alternativi e ricostruirla poi richiederebbe troppo tempo".

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