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Siena, eseguita una donazione di organi a 'cuore fermo'

Sanità pubblica Redazione DottNet | 24/09/2018 12:16

La procedura complessa è stata attuata in emergenza: apre possibilità importanti nei trapianti d'organo

Eseguita una donazione d'organi a cuore fermo al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, procedura complessa che è stata attuata in emergenza e che, in queste condizioni, apre possibilità importanti nei trapianti d'organo. Per realizzare questo intervento sono stati coinvolti oltre 30 professionisti di più reparti: pronto soccorso, rianimazione, sala operatoria, cardiochirurgia, chirurgia dei trapianti e coordinamento donazione. Questa donazione, spiega l'ufficio stampa dell'Azienda universitaria ospedaliera di Siena, è molto più complessa rispetto alle consuete donazioni d'organo perché richiede l'intervento di più figure professionali ed è effettuata in emergenza, in una vera e propria corsa contro il tempo.  Nello specifico è accaduto che una paziente è arrivata al pronto soccorso in arresto cardiaco e non si è più ripresa.

  Grazie ai familiari della donna, è stato avviato l'iter per la donazione d'organi e tessuti a cuore fermo. "La paziente - spiega Sabino Scolletta, direttore dell'Uoc Rianimazione e Medicina Critica e referente per le emergenze interne dell'AOU Senese - è stata sottoposta ad Ecmo, cioè è stata utilizzata una macchina particolare che, grazie al lavoro dei perfusionisti, si sostituisce al cuore e ai polmoni consentendo l'ossigenazione di tutti gli organi mediante la circolazione sanguigna extracorporea. Sono state così attivate le procedure di prelievo d'organo con le diverse équipe chirurgiche a lavoro". La paziente ha donato cornee, cute e reni. "Nella procedura standard - aggiunge Scolletta - il prelievo di organi è effettuato a cuore battente, perché il donatore è in morte cerebrale; in questo caso invece è stato il cuore ad essersi fermato e gli organi sono stati preservati grazie alle procedure di perfusione extracorporea con Ecmo".

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Questa nuova procedura, già in atto in alcuni ospedali italiani ed esteri, apre prospettive importanti nel campo dei trapianti. "Ringrazio il 118 per la grande collaborazione e tutti i professionisti dell'ospedale che hanno lavorato con dedizione e abnegazione - commenta Valtere Giovannini, direttore generale Aou Senese - Ininterrottamente giorno e notte, per raggiungere questo importante risultato che permetterà di salvare delle vite e ci consente, d'ora in poi, di offrire maggiori opportunità terapeutiche ai nostri pazienti. Un pensiero speciale e un abbraccio alla famiglia della signora, per la straordinaria generosità dimostrata in un momento di profondo dolore". Il primo trapianto di rene, grazie agli organi donati, è in corso all'ospedale di Siena ed è eseguito dall'équipe coordinata dal dottor Andrea Collini, dell'UOC Chirurgia dei Trapianti di Rene, diretta da Mario Carmellini.

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