Canali Minisiti ECM

Ministero-Regioni: si lavora per il nuovo Piano Prevenzione

Sanità pubblica Redazione DottNet | 23/10/2018 14:06

Priorità è la riduzione delle principali disuguaglianze di salute

 "La riduzione delle principali disuguaglianze sociali e geografiche nel Paese" sarà una delle priorità del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025.  E' quanto definito in un primo incontro tra i rappresentanti del Ministero della Salute e le Regioni e che ha dato il via ai lavori per la stesura del nuovo "documento strategico di programmazione in ambito di prevenzione".  Il nuovo piano, come si legge sul portale del Ministero, subentrerà a quello 2014-1018, che è stato prorogato per tutto il 2019. Il percorso di redazione sarà partecipato e condiviso tra livello centrale e livello regionale e le aree strategiche del resteranno quelle della prevenzione delle malattie trasmissibili e delle malattie croniche non trasmissibili, anche attraverso la promozione di stili di vita sani, l'attenzione ai determinanti ambientali che impattano sulla salute e sulle disuguaglianze. Senza dimenticare la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, in un'ottica di "One Health".

pubblicità

Il Piano, scrive il ministero, "rafforzerà l'azione proattiva per essere sempre più in grado di intercettare il bisogno di salute dei cittadini e superare l'ottica basata sull'offerta. Proprio per questo, un elemento importante per coinvolgere le persone nella gestione della propria salute, saranno le azioni di promozione di un approccio finalizzato all'empowerment degli individui e delle comunità". Prossima tappa sarà la definizione dei possibili macro-obiettivi. Tra questi non mancheranno: benessere dell'infanzia e dell'età evolutiva, approccio di genere, coinvolgimento delle cure primarie in termini di programmazione e valutazione degli interventi, migliore utilizzo delle diverse figure professionali. Nell'ambito della prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili si cercherà di assicurare una maggiore integrazione con il Piano Nazionale Cronicità (PNC).

Commenti

I Correlati

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'Italia ha mostrato un trend favorevole più pronunciato nelle fasce 0-20 anni, con una diminuzione di oltre il 5%, rappresentando il più rapido calo dei tassi di incidenza a livello globale

"Troppi cittadini devono muoversi per avere le migliori cure e affrontare costi notevoli"

"In merito alle dichiarazioni del sig. Butti, ci preme sottolineare che non ci risultano interlocuzioni avviate con noi e non siamo convinti che il Fascicolo Sanitario Elettronico e l'intelligenza artificiale rappresentino la soluzione"

Ti potrebbero interessare

L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni

La Giornata sarà un’occasione speciale per illustrare i più recenti progressi della ricerca e per essere più vicini ai pazienti ematologici, adulti e bambini, attraverso attività di sensibilizzazione e informazione su tutto il territorio

L'Italia ha mostrato un trend favorevole più pronunciato nelle fasce 0-20 anni, con una diminuzione di oltre il 5%, rappresentando il più rapido calo dei tassi di incidenza a livello globale

Secondo uno studio di Boston Consulting Group (BCG) l'adozione dell'IA ha portato a un aumento delle molecole scoperte, con un incremento del 60% annuo negli ultimi dieci anni

Ultime News

Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni

"Alcune norme rispondono parzialmente alle nostre richieste, altre sono da emendare"