Studio Usa nota un aumento delle emorragie cerebrali
Uno studio dell'Università della Georgia sta mettendo in discussione l'uso quotidiano dell'acido acetilsalicilico a basse dosi per prevenire infarti o ictus. In una ricerca che è stata pubblicata sulla rivista scientifica Family Practice, sono stati analizzati gli studi sul principio attivo utilizzando i dati dei pazienti dal 1978 al 2002 e quelli su larga scala effettuati dopo il 2005, quando l'uso di statine e gli screening del cancro del colon-retto sono diventati più diffusi. I ricercatori hanno scoperto che per 1.000 pazienti trattati con questo principio attivo per cinque anni, ci sono stati sì quattro eventi cardiovascolari in meno ma anche altre sette emorragie maggiori.
I ricercatori sono stati particolarmente in allarme proprio per il numero di emorragie cerebrali riscontrate dagli utilizzatori di acido acetilsalicilico. "Circa 1 persona su 300 che ha assunto l'aspirina per cinque anni ha avuto un'emorragia cerebrale. E' un danno piuttosto grave: questo tipo di sanguinamento può essere fatale", ha detto Mark Ebell, ricercatore che ha condotto l'analisi. "Uno su 300 non è qualcosa che il tipico medico è in grado di prendere in considerazione nella sua pratica - ha aggiunto - Ecco perché abbiamo bisogno di questi grandi studi per comprendere piccoli ma importanti aumenti del rischio".
fonte: Family Practice
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