Canali Minisiti ECM

Covid-19 potrebbe comportarsi come i virus cugini

Neurologia Redazione DottNet | 20/03/2020 12:18

Steardo: l'ipotesi è che agisca sul sistema nervoso centrale

Il SarsCov2 "potrebbe comportarsi come i virus cugini". Ad affermarlo è Luca Steardo, neurologo e neurofarmacologo all'Università di Roma La Sapienza. "Ad oggi quello che sappiamo è che il coronavirus attacca le vie respiratorie. Ma è sicuro che risparmia altri organi, come ad esempio il Sistema Nervoso Centrale?". Se infatti il Covid-19 "si comportasse come i virus cugini, ad esempio SarsCoV1 - osserva l'esperto - darebbe origine anche ad una colonizzazione del Sistema Nervoso Centrale con uno scenario ben più complesso, caratterizzato sia da una invasione dei centri cardio-respiratori, presenti nel troncoencefalo, sia da processi neuroinfiammatori responsabili di gravi conseguenze quali decadimento cognitivo, deficit di memoria e cali di attenzione: per questa ipotesi un trattamento anti-neuroinfiammazione potrebbe aiutare i pazienti ad ottenere, in caso di guarigione, una migliore qualità della vita".

pubblicità

"Oggi siamo costretti a confrontarci con Covid 19, un nemico nuovo e per troppi aspetti ancora ignoto - afferma Steardo - tentiamo quindi di far ricorso a studi pregressi su agenti virali collegati ad esso da un certo grado di parentela. Se da una parte è certo che le cellule bersaglio primarie per il Covid-19 sono quelle epiteliali del tratto respiratorio, dall'altra è difficile ritenere che la penetrazione del virus nell'organismo si mantenga tanto limitata. Difatti dati clinici e preclinici da studi con altri Coronavirus suggeriscono di una loro maggiore invasività tissutale. E' dimostrato che i CoV, soprattutto quelli appartenenti al sottotipo beta, famiglia del Covid-19, invadono frequentemente il sistema nervoso centrale: seppure al momento mancano dirette evidenze, l'alta identità tra i CoV e il Covid 19 - conclude - lascia presumere che anche quest'ultimo ceppo possa colonizzare il sistema nervoso centrale''.

Commenti

I Correlati

Per casi medio-lievi, rallenterebbe il declino cognitivo del 35%

Lo suggerisce uno studio pubblicato su Plos Mental Health che ha esaminato 12 ricerche precedenti

È il risultato di un team della Queen Mary University of London reso noto su Nature Mental Health

Oltre 700 specialisti in branche neurologiche al Congresso Nazionale LICE a Roma per discutere di innovazioni scientifiche nel campo dell’Epilessia

Ti potrebbero interessare

È il risultato di un team della Queen Mary University of London reso noto su Nature Mental Health

Oltre 700 specialisti in branche neurologiche al Congresso Nazionale LICE a Roma per discutere di innovazioni scientifiche nel campo dell’Epilessia

A Napoli un focus sulla medicina di precisione nel campo della neurologia cognitiva e comportamentale

I risultati dello studio condotto dai centri clinici NeMO

Ultime News

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

"La partecipazione della SImg arricchisce ulteriormente il già alto valore scientifico e professionale del Board, con i Medici di Medicina Generale di Simg che potranno fornire il proprio contributo"

La prevalenza d'uso aumenta all’avanzare dell’età, raggiungendo il 60% negli over 85. Nel 2022 gli antibiotici hanno rappresentato, con 938,6 milioni di euro, il 3,5% della spesa e l’1,4% dei consumi totali a carico del Ssn

La Corte dei Conti ha condannato il professionista perché avrebbe arrecato un danno erariale per l'ente costretto a risarcire la vittima