Canali Minisiti ECM

Un integratore contro l'endometriosi

Farmaci Redazione DottNet | 08/10/2020 16:42

E' stato messo a punto dalla Fondazione italiana endometriosi: garantisce un'azione antinfiammatoria potenziata

Nuove frontiere per il contrasto all'endometriosi. Le donne colpite dalla patologia, 3 milioni circa in Italia ma la cifra è sottostimata, hanno oggi a disposizione un'arma in più per combattere il dolore: un nuovo integratore, messo a punto dalla Fondazione italiana endometriosi, garantisce un'azione antinfiammatoria potenziata, permettendo di abbattere i principali sintomi della malattia: infiammazione, crampi, pancia gonfia e stanchezza cronica. Se infatti una dieta equilibrata contribuisce alla riduzione dei dolori pelvici, con l'assunzione del più recente integratore, associato a una corretta alimentazione, il dolore può scomparire, restituendo una buona qualità della vita sul fronte lavorativo, familiare e sociale.  "L'eccesso di ormoni fa crescere la malattia, la malattia provoca infiammazione e l'infiammazione produce più ormoni, ma per combatterla non ci sono cure mediche - spiega la Fondazione Italiana Endometriosi - Si lavora per ridurre i sintomi e in questo senso l'assunzione di integratori come 'food supplement' potenzia gli effetti di una dieta antinfiammatoria. La terapia ormonale in genere dura molti anni con tutti i possibili effetti negativi dell'assunzione, in cronico, degli ormoni, nonchè determinando infertilità durante il trattamento.

pubblicità

L'integratore invece non ha controindicazioni, anzi la riduzione dei processi infiammatori protegge da numerose malattie. Nella sua ultima versione, che sostituisce la precedente, la quercetina ha azione sinergica con la luteolina, un potente antinfiammatorio naturale: il nuovo integratore svolge un'azione antinfiammatoria e antiossidante, con indicazione protettiva anche verso i tumori estrogeno dipendenti, ed effetti importanti sull'abbattimento dei sintomi della malattia".  L'integratore, lanciato sul mercato a settembre, è frutto di anni di ricerche e studi scientifici internazionali. La nuova formula, brevettata e potenziata con luteolina e con un quantitativo maggiore di una particolare curcuma fosfolipidica molto più biodisponibile ed efficace con lunga emivita (nella nuova versione al dosaggio di 120 mg, 23 volte più efficace come antinfiammatorio), agisce direttamente sul metabolismo degli estrogeni e riduce in modo più veloce ed efficace i sintomi dell'endometriosi, rallentando il processo ossidativo delle cellule. Riduce, quindi, il dolore determinato dai processi infiammatori acuti e cronici, la stanchezza fisica cronica, il 'brain frog' e l'istamina, spesso causa dell'emicrania.  Conserva, invece, il normale ciclo mestruale e la fertilità nelle donne affette da endometriosi. 

Commenti

I Correlati

“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni

Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati

Ti potrebbero interessare

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni

Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati

Il trattamento con ofatumumab fino a sei anni continua a essere ben tollerato con risultati di sicurezza coerenti, a sostegno del profilo beneficio-rischio favorevole di ofatumumab nella SMR

Ultime News

Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione