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Da giugno vaccini in farmacia

Farmacia Redazione DottNet | 12/05/2021 19:25

Cossolo: Saranno inoculate dalle 20 alle 30 dosi in ogni farmacia. Il grande successo ottenuto con i tamponi ci rende certi di poter assolvere con professionalità anche a questo compito

Da giugno il vaccino anti-covid si potrà fare anche in farmacia. La struttura commissariale coordinata dal generale Figliuolo e Federfarma, che riunisce i titolari delle farmacie private, stanno ragionando sul modello organizzativo che permetterà a milioni di cittadini di richiedere la somministrazione delle dosi proprio nelle farmacie. Ecco tutto quello che c'è da sapere. “Circa 11.400 soci, oltre la metà degli iscritti, hanno già aderito”, anticipa al Corriere della Sera Marco Cossolo, presidente di Federfarma

IL SISTEMA - “Stiamo organizzando il sistema di approvvigionamento delle scorte che probabilmente verranno distribuite attraverso i nostri grossisti. Oltre 25mila colleghi hanno completato il corso di formazione dell’Istituto superiore di sanità”, spiega Cossolo.

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A PRENOTAZIONE - “Sarà un servizio a domanda individuale. Chi vuole vaccinarsi potrà recarsi direttamente dal suo farmacista e chiedere l’appuntamento. Un percorso semplice e veloce che favorisca la partecipazione alla campagna di profilassi”, aggiunge il presidente di Federfarma.

CHI POTRÀ VACCINARSI IN FARMACIA -  potranno richiedere il vaccino i "cittadini da 18 a 60 anni. Noi contiamo di poter utilizzare i preparati di J&J e AstraZeneca perché sono più facili da gestire dal punto di vista logistico in quanto possono essere conservati nei frigoriferi di cui ogni farmacia è dotata”, spiega Cossolo.

DOVE AVVERRANNO LE VACCINAZIONI - Se lo spazio interno delle farmacie è ristretto "la somministrazione avverrà nei gazebo esterni dove già vengono eseguiti i prelievi per il tampone. Dopo l’inoculo è previsto un tempo di osservazione di 15 minuti come avviene in tutti i centri vaccinali”, precisa Cossolo.

I NUMERI - Saranno inoculate “dalle 20 alle 30 dosi in ogni farmacia. Il grande successo ottenuto con i tamponi ci rende certi di poter assolvere con professionalità anche a questo compito. Abbiamo dato prova di efficienza e da quando sono stati allestiti i gazebo su strada l’attività diagnostica ha avuto un’impennata”, sottolinea ancora Cossolo. Nei giorni scorsi, il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia, aveba spiegato: i previsti accordi integrativi nelle Regioni "stanno andando avanti, ma ora il problema vero è la mancanza delle dosi: ha indubbiamente pesato lo stop dell'autorità statunitense Fda al vaccino Johnson & Johnson, ora rientrato, che ha comportato dei ritardi. Ma anche se questo vaccino sarebbe di più facile impiego nelle farmacie anche perchè monodose, siamo pronti ad utilizzare anche gli altri. C'è grande richiesta da parte dei cittadini". Ad oggi, ha sottolineato Tobia, "solo in Valle d'Aosta le farmacie sono partite con le vaccinazioni e questo evidenzia l'altro problema della differenza tra i territori in virtù dell'autonomia delle Regioni". La difficoltà "è indubbiamente anche legata alla logistica ed ai tempi necessari per il rifornimento dei vaccini alle farmacie ma confido che entro la metà di giugno si possa vaccinare in tutte le farmacie italiane"

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