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Crohn e colite ulcerosa, gli antibiotici raddoppiano il rischio

Gastroenterologia Redazione DottNet | 17/05/2022 13:49

Se insorgono dopo i 60 anni potrebbero essere dovute ai farmaci

Dopo i sessant'anni, tanto più frequenti sono le prescrizioni di antibiotici quanto più alto è il rischio di sviluppare malattie infiammatorie croniche intestinali, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori del NYU Grossman School of Medicine che verrà presentato alle Digestive Disease Week, il meeting dell'American Gastroenterological Association.   La ricerca ha analizzato i dati di un database sanitario danese concentrandosi sulle persone con più di 60 anni che avevano ricevuto di recente una diagnosi di malattie infiammatorie croniche intestinali. "Crediamo che negli adulti i fattori ambientali siano più importanti di quelli genetici", spiega uno degli autori dello studio, Adam S. Faye. "Se si guarda ai giovani con una diagnosi di malattia di Crohn o colite ulcerosa, c'è in genere una forte storia familiare. Ma ciò non si verifica negli adulti, perciò ci deve essere qualche fattore ambientale che innesca la malattia", aggiunge.

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  L'attenzione dei ricercatori si è focalizzata quindi sugli antibiotici. Dalla ricerca è emerso che per ogni ciclo di farmaci assunto durante gli ultimi 5 anni si registrava un aumento del rischio di malattie intestinali. In particolare, per con un ciclo di antibiotici le probabilità aumentavano del 27%, con 2 cicli salivano del 55%, con 3 del 67%, con 4 del 96%, con più di 5 prescrizioni del 236%. Il legame è stato confermato per ogni classe di antibiotici, specie se erano usate per infezioni gastrointestinali.  I ricercatori avvertono che, in termini assoluti, il rischio rimane basso. Tuttavia, oltre all'antibiotico-resistenza, la scoperta aggiunge un ulteriore motivo di cautela nell'uso degli antibiotici. Naturalmente, "la corretta gestione degli antibiotici è importante, ma ciò non significa che evitare gli antibiotici a tutti i costi sia la risposta giusta", avverte Faye.

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