Se insorgono dopo i 60 anni potrebbero essere dovute ai farmaci
Dopo i sessant'anni, tanto più frequenti sono le prescrizioni di antibiotici quanto più alto è il rischio di sviluppare malattie infiammatorie croniche intestinali, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori del NYU Grossman School of Medicine che verrà presentato alle Digestive Disease Week, il meeting dell'American Gastroenterological Association. La ricerca ha analizzato i dati di un database sanitario danese concentrandosi sulle persone con più di 60 anni che avevano ricevuto di recente una diagnosi di malattie infiammatorie croniche intestinali. "Crediamo che negli adulti i fattori ambientali siano più importanti di quelli genetici", spiega uno degli autori dello studio, Adam S. Faye. "Se si guarda ai giovani con una diagnosi di malattia di Crohn o colite ulcerosa, c'è in genere una forte storia familiare. Ma ciò non si verifica negli adulti, perciò ci deve essere qualche fattore ambientale che innesca la malattia", aggiunge.
Da un mix di molecole anti-neuroinfiammazione riduzione del dolore addominale
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Pizzoccaro: “È importante identificare questa patologia all’interno della complessità dell’organismo del paziente e delle sue interrelazioni con l’ambiente e con il network sociale”
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