Lo dimostra uno studio coordinato dall'Università della California, pubblicato su Journal of Adolescent Health
I bambini che passano troppe ore davanti a uno schermo hanno un rischio più alto di sviluppare il disturbo ossessivo compulsivo. È quanto dimostra uno studio coordinato dall'Università della California, pubblicato su Journal of Adolescent Health, che stima un aumento del rischio del 13% per ogni ora al giorno passata a giocare ai videogiochi e dell'11% per ogni ora passata a scorrere video. "I bambini che trascorrono il tempo eccessivo giocando ai videogiochi riferiscono di sentire il bisogno di giocare sempre di più e di non essere in grado di smettere nonostante ci provino", afferma Jason Nagata, principale autore dello studio. Anche guardare i video può portare a una visualizzazione compulsiva di contenuti simili. Per questo il team di ricercatori ha voluto vederci più chiaro. Per indagare l'impatto del tempo passato davanti a uno schermo, i ricercatori hanno preso in esame 9.
Panel di esperti coinvolti nella stesura del documento: Vincenzo Baldo, Paolo Castiglia, Rosita Cipriani, Giovanni Gabutti, Sandro Giuffrida, Laura Sticchi, Maria Grazia Zuccali
In Italia circa 1 bambino su 77 soffre di un disturbo dello spettro autistico (dati ISS), 5 bambini su 100 manifestano un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento e da 3,5 a 5 su 100 un deficit dell’attenzione e iperattività
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Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute
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“L’autismo è correlato all’età sempre più avanzata dei neo genitori, soprattutto di quella paterna, perché il Dna dello spermatozoo cambia, anche a causa dello stress”
Madeo: “È importante sottolineare che l’ADHD si nasconde dietro i comportamenti di tutti i giorni, in specifiche situazioni e attività in cui il soggetto è impegnato. Questo disturbo si individua soltanto ponendo le giuste domande"
Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali
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Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione
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