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Legge di bilancio, nuove speranze per la farmacia dei servizi

Farmacia Redazione DottNet | 22/11/2017 18:56

I due emendamenti 41.0.48 e 41.0.51 portano la firma di Mandelli-D’Ambrosio Lettieri

Sono stati riformulati e tornano in commissione Bilancio per un nuovo esame i due emendamenti 41.0.48 e 41.0.51 (firmati Mandelli-D’Ambrosio Lettieri) sulla farmacia dei servizi che venerdì non avevano superato il vaglio di ammissibilità. Il ripescaggio si deve ai criteri concessi ai gruppi per selezionare le proposte di modifica da portare in discussione: la presidenza ha concesso che tra gli emendamenti “consigliati” potessero esserci anche misure dichiarate inammissibili in prima battuta, così Forza Italia ha rimesso sul tavolo in una versione rimaneggiata (per superare i dubbi relativi alla copertura finanziaria) le due proposte firmate da presidente e vicepresidente della Fofi. L’emendamento 41.0.48, in particolare, riscrive la legge 69/2009 sui nuovi servizi per consentire alle Regioni di retribuire le farmacie senza la necessità di stimare “ex ante” i risparmi conseguibili da tali servizi. Provvederà la convenzione a «definire principi e criteri per la remunerazione da parte del Ssn», così come a dettare eventuali correttivi nel caso in cui la remunerazione risultasse «incompatibile con le disponibilità finanziarie delle Regioni».

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La proposta 41.0.51, invece, mira (nella versione riveduta) a istituire un Fondo per la farmacia dei servizi «destinato in via esclusiva e diretta a finanziare la remunerazione dei servizi resi dalle farmacie» sulla base di quanto disporrà la nuova convenzione. Al Fondo, che dovrebbero essere alimentato dalle disponibilità dello Stato «per gli interventi strutturali di politica economica», le Regioni potranno attingere «nelle more del rinnovo» della convenzione tra Ssn e farmacie.

Non sembra invece avere chance di recupero, almeno per ora, un altro emendamento Mandelli-D’Ambrosio Lettieri, il 41.0.38, che mirava a escludere dall’imponibile l’indennità di residenza per le farmacie rurali istituita dalla legge 221/68. Anche in questo caso la proposta era stata dichiarata inammissibile venerdì in commissione

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