Ue-Ocse, il divario è a causa dei costi e povertà soprattutto al Sud
Pur avendo assistenza con copertura universale, il 7% degli italiani lamenta bisogni medici che non vengono soddisfatti. Secondo il rapporto sul profilo sanitario nazionale pubblicato oggi dalla Commissione europea con l'Ocse, si tratta di una percentuale superiore alla media Ue, che diventa del 15% se si considerano le fasce sociali a basso reddito. Il rapporto conclude che la causa principale di questo dato sono cure troppo costose, con liste d'attesa e barriere geografiche indicate come cause secondarie.
In particolare nelle regioni del Sud, servizi di bassa qualità e lunghe liste d'attesa spingono i cittadini a rivolgersi a istituti privati, precludendo l'accessibilità alle cure da parte di chi non ha reddito sufficiente per pagare. Le Regioni meridionali si confermano inoltre quelle che spendono di meno in servizi sanitari e hanno capacità di accoglienza ospedaliera più bassa rispetto alla media nazionale.
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