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Oltre 16 milioni per l'innovazione digitale: progetto Dih-Hero

Sanità pubblica Redazione DottNet | 11/12/2018 15:30

L'iniziativa prevede la costituzione di un consorzio coordinato dall'università di Twente e formato da 17 partner, provenienti da 10 paesi europei

 Un investimento di 16 milioni di euro per rafforzare l'innovazione digitale e i sistemi robotici nell'ambito medico-sanitario. Al via il progetto Dih-Hero (Digital innovation hubs in healthcare robotics), finanziato dalla Commissione Europea nel programma di ricerca e innovazione Horizon 2020, del quale è partner anche l'istituto di Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa, che apre una nuova strada verso lo sviluppo di tecnologie robotiche nella sanità. Dih-Hero prevede la costituzione di un consorzio coordinato dall'università di Twente e formato da 17 partner, provenienti da 10 paesi europei, tra cui anche la Sant'Anna, con il gruppo di ricerca guidato da Arianna Menciassi.

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Scopo del consorzio è stabilire una piattaforma indipendente destinata a collegare imprese, università, investitori e altre parti interessate, per facilitare la collaborazione e sviluppare nuovi sistemi robotici da applicare nella sperimentazione clinica e creare un network di innovazione digitale in cui ogni partner del consorzio ha il compito di gestire un Hub di alta innovazione tecnologica che, a sua volta, riunirà università, strutture cliniche e assistenziali, enti di ricerca chiamati a fornire soluzioni robotiche in chirurgia, riabilitazione, assistenza personale e training. "In Italia - sottolinea Menciassi - si svilupperanno tre Hub di alta innovazione tecnologica: quello della Sant'Anna sarà formato da una fitta rete di centri satelliti, sia di ricerca (Iuss di Pavia, Normale di Pisa e Campus biomedico di Roma) che clinici (Azienda ospedaliera universitaria pisana, Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Monasterio, Fondazione Volterra ricerche onlus, Fondazione Stella Maris, e due centri di ricerca in Puglia e in Grecia) che faranno da aggregazione per i paesi del mediterraneo. Gli altri due hub italiani saranno gestiti dal Politecnico di Milano e dell'Istituto italiano di tecnologia di Genova".

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