Federfarma e i sindacati avranno un primo contatto interlocutorio. Assofarm procede spedita per il pubblico
E' in programma oggi il primo incontro tra Federfarma nazionale, Cgil-Filcams, Uil-Tucs e Cisl-Fisacast per il rinnovo del contratto collettivo farmacisti.
Per quanto riguarda il settore pubblico, la nuova contrattazione è già stata presentata ed è pronta per le Aziende entro i primi giorni di maggio. Sulle private il discorso si fa più complesso: da quattro anni il rinnovo è di fatto bloccato e la riunione prevista per oggi dovrà sondare Federfarma e le tre sigle Cgil-Filcams, Uil-Tucs e Cisl-Fisacast. Diverse le richieste, tra cui le più rilevanti riguardano il contributo economico e la valorizzazione della figura professionale.
Tornando al pubblico, Assofarm discuterà a fine maggio con le aziende le richieste dei sindacati. Al primo punto le rivendicazioni salariali che tuttavia sono subito apparse onerose, anche perché il contratto è scaduto da un anno. I sindacati comunque apprezzano lo sforzo di Assofarm di raggiungere un accordo in tempi brevi.
Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati
I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro
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"Le farmacie rappresentano sempre più un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini"
Quici: "I veri problemi sono legati innanzitutto alla carenza di personale e quindi di chirurghi; c’è il blocco del tetto di spesa sul personale che dura da oltre 20 anni e che ancora non trova una soluzione"
"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"
Testa: “Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro"
Onotri: "Mentre si esercita una forte pressione sui medici, si concede ai farmacisti di prescrivere analisi a carico del Servizio Sanitario Nazionale in assenza di una qualsiasi indicazione clinica da parte di un medico"
In Italia l’incidenza del tumore al polmone è stimata in 40mila nuovi casi all’anno, di cui il 15% sono diagnosi di microcitoma che è una delle patologie più aggressive in oncologia
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
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